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Guerra fra mondi

L’età non c’entra. Se non ci comprendiamo non è perché apparteniamo a generazioni diverse. Voglio dire che ci troviamo in una condizione diversa da quella che impedisce ai vecchi di capire le ragioni dei giovani. Gli studi  circa l’anagrafica non ci faranno fare a riguardo, passi in avanti. Direi allora che è una questione di linguaggi. Siamo connazionali, uniti dalla stessa cultura e dalla stessa Carta costituzionale ma è da tempo che utilizziamo vocabolari diversi. Le nostre parole obbediscono a sintassi differenti. Siamo come stranieri che non sentono alcun bisogno di integrare la propria cultura con quella dell’altro.

Ad onor del vero c’è da dire che è per me difficile trovare un denominatore comune con chi ritiene adeguato parcheggiare autovetture e motorini sui marciapiedi, abbandonare i rifiuti per strada, vendere voti, truccare appalti, comprare posti di lavoro, banchettare coi soldi pubblici, andare ad “escort” senza nascondersi, augurandosi anzi di vedersi quanto prima divulgato su youtube. Cosa dividere con chi adora l’usa e getta, gli inceneritori, l’acqua sugli scaffali? Mi viene da ridere al ricordo di quando scendevo personalmente in strada cercando di stabilire un contatto. Io con la mia educazione scolastica, con i miei strumenti democratici, con la mia cieca presunzione fuori dal tempo e dalla storia. Io convinto di poter condividere parole come onestà rispetto, meritocrazia. o peggio, ideali come convivenza sociale, onestà, fiducia nelle leggi e nelle istituzioni.

Oggi credo che non sia più il tempo del catechismo, che non ci siano più i margini per pensare ad un rammendo degli strappi. Forse anche a Marigliano è giunto il tempo che ciascuno prenda posizione. Che i cittadini silenziosi ed apparentemente neutri, comincino a scegliere con chi stare. Questa pace fittizia non fa bene a nessuno. E’ per questo che da pacifista convinto, sono divenuto scalmanato sostenitore della “guerra fra i mondi”.

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