Passa ai contenuti principali

Incidente mortale sulla statale del Vesuvio: distrutta la famiglia Monda - Sorrentino di Marigliano

incidenteDa IlMattino.it - È finita in tragedia questa prima domenica di maggio per una famiglia di Marigliano (Napoli) coinvolta in un terribile incidente avvenuto nel pomeriggio tra i comuni di San Giuseppe Vesuviano e Terzigno, nel Napoletano: quattro delle cinque persone che viaggiavano su una Fiat '500', tutti componenti dello stesso nucleo familiare, hanno perso la vita.

>>> IL VIDEO

>>> LE FOTO

Si tratta di Salvatore Monda, di 41 anni, della moglie, Annamaria Sorrentino (ndr, figlia dell'On. Sebastiano Sorrentino) di 38, dei due figli Gaetano e Vittoria, rispettivamente di 12 e 16 anni. In gravi condizioni è la terza figlia della coppia, Angela, di 17 anni, che è sopravvissuta ma lotta tra la vita e la morte nell'ospedale Umberto I di Nocera dove è stata trasferita dopo essere stata portata per i primi soccorsi in quello di Sarno.
La Fiat si è scontrata frontalmente con un'Audi Q5 alla cui guida c'era Emilio Ambrosio, di 40 anni (fratello di un ex candidato sindaco di San Giuseppe Vesuviano), anch'egli è finito in ospedale a Sarno: le sue condizioni sono critiche. I medici lo stanno operando alle gambe. Poco fa la statale 268 è stata riaperta al traffico: la circolazione veicolare era stata interrotta subito dopo l'incidente. L'impatto, violentissimo, è avvenuto al chilometro 20,400 della strada statale 268, nel territorio di San Giuseppe Vesuviano. La Fiat, guidata da Salvatore Monda, viaggiava in direzione di Angri (Salerno).

L'Audi guidata da Ambrosio, invece, procedeva in verso Napoli. Ancora non è chiara la dinamica dell'accaduto. I rilievi dei carabinieri di Torre Annunziata, comunque, consentiranno di fare luce sull'accaduto a breve. Non si esclude che l'impatto sia avvenuto a causa dell'alta velocità. Raccapricciante la scena che si sono trovati davanti i vigili del fuoco e i carabinieri accorsi sul posto per prestare soccorso alle vittime: lamiere contorte e corpi lacerati.

Per estrarli si è dovuto ricorrere a grosse cesoie con le quali sono state tranciate le lamiere contorte per estrarre i corpi straziati. A qualche chilometro dal luogo dell'incidente, nel territorio del comune di Somma Vesuviana, poco tempo si era verificato un incidente analogo. Anche in quell'occasione ci furono delle vittime.

http://www.ilmattino.it/NAPOLI/CRONACA/napoli_incidente_mortale_sulla_statale_del_vesuvio_quattro_vittime/notizie/276464.shtml

Commenti

Post popolari in questo blog

Marigliano: Monastero di S. Maria la Nova (Palazzo Comunale di Marigliano)

[caption id="attachment_596" align="alignleft" width="611"] Monastero di S. Maria la Nova - oggi Palazzo Comunale di Marigliano (NA)[/caption] L'attuale Palazzo del Comune era sorto, insieme all'adiacente chiesa del SS. Sacramento, come monastero dei monaci verginiani intitolato a S. Maria la Nova. Secondo alcuni studiosi il monastero sarebbe esistito già dal 1134, in seguito al trasferimento di alcuni religiosi dalla vicina grangia di Castello di Cisterna; secondo altri la formazione del convento di Marigliano è da far risalire al 1296, quando un gruppo di monaci provenienti dall'Abbazia di Montevergine prese possesso dei beni lasciati all'Abbazia da Orlando Manescalco.

Marigliano: chiesa Collegiata di Santa Maria delle Grazie

[caption id="attachment_752" align="alignleft" width="450"] Marigliano, chiesa Collegiata - Statua di San Sebastiano[/caption] [caption id="attachment_753" align="alignleft" width="450"] Marigliano, chiesa Collegiata - Effigie di San Sebastiano[/caption] [caption id="attachment_750" align="alignleft" width="450"] Marigliano, chiesa Collegiata - Cappella di San Sebastiano, San Rocco, San Vito[/caption] L'antica chiesa Collegiata S. Maria delle Grazie , risalente al XII secolo, viene menzionata in una bolla di Papa Innocenzo III del 1215. Notizie certe si hanno dal 1494, quando fu elevata a Collegiata da Papa Alessandro VI, ricostruita ed ampliata per volere di Alberico I Carafa conte di Ariano e feudatario di Marigliano. Nel 1633 fu costruita la crociera con il presbiterio sormontato dalla cupola , mentre il lussuoso apparato decorativo fu affidato a Domenico Antonio Vaccaro e Ludovico Mazz