[caption id="attachment_599" align="alignleft" width="450"] Marigliano, palazzo Verna[/caption]
[caption id="attachment_600" align="alignleft" width="450"] Marigliano, palazzo Verna[/caption]
Il complesso monastico carmelitano dei Santi Giuseppe e Teresa, questa l’antica denominazione del palazzo Verna, occupa un’insula del centro storico di Marigliano già dal 1300. Fu notevolmente ampliato nel Cinquecento e nel Seicento, fino a diventare cittadella monastica. Divenne casa gesuitica nel XVIII secolo e poi sede della scuola "Antonia Maria Verna", fino al sisma del 1980 che danneggiò gravemente la monumentale struttura, oggi proprietà del comune di Marigliano, determinandone la chiusura e l’abbandono. Le suore, ospitate per breve tempo nella casa canonica abbandonarono poi definitivamente la città, lasciando all’interno della meravigliosa fabbrica tutte le opere d’arte che il sisma aveva risparmiato.
Molte di queste opere d’arte sono state progressivamente rubate: tra esse c’era una tela di tale preziosa fattura che in un documento degli inizi del `900 veniva attribuita al Tiziano. Una delle tele che adornavano gli altari laterali della chiesa del Verna fu ritrovata in una casa privata in occasione di un blitz antimafia a Palermo, sequestrata dalla magistratura e restituita al comune di Marigliano. Il ciborio dell’altare maggiore è stato rinvenuto invece a Piacenza ed è ora conservato nell’ufficio del Sindaco, una collocazione necessaria per preservare il manufatto artistico da un nuovo furto, in assenza di una qualsiasi struttura di tipo museale nella nostra città. Sparse per la casa comunale ci sono altre opere d’arte d’inestimabile valore.
Qualche anno dopo il sisma del 1980, a fronte dei numerosissimi furti, l’amministrazione diede mandato di trasferire in altre chiese le opere più pregiate, i mobili antichi furono invece affidati ad alcune associazioni di volontariato, di cui, in seguito, si sono perse le tracce. Nel 1996 il Comune di Marigliano approvava e mandava in appalto un progetto di “recupero” (la cui denominazione rimandava in realtà alla categoria di opere di ristrutturazione) che ha destato sdegno negli ambiti culturali regionali e nazionali in quanto, di fatto, avrebbero distrutto la memoria storica conservata nel palazzo. Nella fattispecie si intendeva realizzare una serie di interventi che andavano ben oltre le opere di adeguamento sismico previste dalla legge: si intendeva costruire una serie di scale ed un ascensore in ferro e cemento armato al centro del chiostro seicentesco; distruggere le capriate e i solai lignei del Settecento per sostituirli con capriate in carpenteria metallica e solai in cemento armato; eliminare dalle celle, dal refettorio, dal parlatorio, dalle cucine buona parte di archi, volte, stucchi, pitture, aperture, camini, oculi con le caratteristiche grate e roste in legno e ferro battuto per adeguare i locali a bagni, docce, palestre, uffici, laboratori, depositi di una scuola; manomettere radicalmente i prospetti, rimuovere i pavimenti maiolicati del Settecento, i marmi, le lapidi, le iscrizioni terragne, le lastre in pietra locale e gli infissi lignei barocchi.
I lavori, affidati alla RO.MI. srl successivamente fallita, furono fermati nel 1997, quando furono rinvenute durante i primi scavi notevoli strutture murarie di epoca medievale e reperti archeologici. Dalla sospensione dei lavori il complesso è stato nuovamente abbandonato a sé stesso e fatto oggetto di nuovi furti: tra l’altro, la chiesa del Verna conservava le spoglie mortali dei santi Liberato e Fortunata, delle quali è stato fatto scempio nel tentativo di trovare all’interno delle tombe fantomatici tesori.
UPDATE:
Nel Programma Triennale 2012-2014 Lavori Pubblici - Marigliano - delibera 70/2012 sono stati stanziati € 9.851.847,27 per la "Rivitalizzazione del centro storico: recupero e rifunzionalizzazione del palazzo Verna di Marigliano".
10 milioni di euro sono tanti. Speriamo che vengano gestiti con competenza e onestà.
Riferimenti:
[caption id="attachment_600" align="alignleft" width="450"] Marigliano, palazzo Verna[/caption]
Il complesso monastico carmelitano dei Santi Giuseppe e Teresa, questa l’antica denominazione del palazzo Verna, occupa un’insula del centro storico di Marigliano già dal 1300. Fu notevolmente ampliato nel Cinquecento e nel Seicento, fino a diventare cittadella monastica. Divenne casa gesuitica nel XVIII secolo e poi sede della scuola "Antonia Maria Verna", fino al sisma del 1980 che danneggiò gravemente la monumentale struttura, oggi proprietà del comune di Marigliano, determinandone la chiusura e l’abbandono. Le suore, ospitate per breve tempo nella casa canonica abbandonarono poi definitivamente la città, lasciando all’interno della meravigliosa fabbrica tutte le opere d’arte che il sisma aveva risparmiato.
Molte di queste opere d’arte sono state progressivamente rubate: tra esse c’era una tela di tale preziosa fattura che in un documento degli inizi del `900 veniva attribuita al Tiziano. Una delle tele che adornavano gli altari laterali della chiesa del Verna fu ritrovata in una casa privata in occasione di un blitz antimafia a Palermo, sequestrata dalla magistratura e restituita al comune di Marigliano. Il ciborio dell’altare maggiore è stato rinvenuto invece a Piacenza ed è ora conservato nell’ufficio del Sindaco, una collocazione necessaria per preservare il manufatto artistico da un nuovo furto, in assenza di una qualsiasi struttura di tipo museale nella nostra città. Sparse per la casa comunale ci sono altre opere d’arte d’inestimabile valore.
Qualche anno dopo il sisma del 1980, a fronte dei numerosissimi furti, l’amministrazione diede mandato di trasferire in altre chiese le opere più pregiate, i mobili antichi furono invece affidati ad alcune associazioni di volontariato, di cui, in seguito, si sono perse le tracce. Nel 1996 il Comune di Marigliano approvava e mandava in appalto un progetto di “recupero” (la cui denominazione rimandava in realtà alla categoria di opere di ristrutturazione) che ha destato sdegno negli ambiti culturali regionali e nazionali in quanto, di fatto, avrebbero distrutto la memoria storica conservata nel palazzo. Nella fattispecie si intendeva realizzare una serie di interventi che andavano ben oltre le opere di adeguamento sismico previste dalla legge: si intendeva costruire una serie di scale ed un ascensore in ferro e cemento armato al centro del chiostro seicentesco; distruggere le capriate e i solai lignei del Settecento per sostituirli con capriate in carpenteria metallica e solai in cemento armato; eliminare dalle celle, dal refettorio, dal parlatorio, dalle cucine buona parte di archi, volte, stucchi, pitture, aperture, camini, oculi con le caratteristiche grate e roste in legno e ferro battuto per adeguare i locali a bagni, docce, palestre, uffici, laboratori, depositi di una scuola; manomettere radicalmente i prospetti, rimuovere i pavimenti maiolicati del Settecento, i marmi, le lapidi, le iscrizioni terragne, le lastre in pietra locale e gli infissi lignei barocchi.
I lavori, affidati alla RO.MI. srl successivamente fallita, furono fermati nel 1997, quando furono rinvenute durante i primi scavi notevoli strutture murarie di epoca medievale e reperti archeologici. Dalla sospensione dei lavori il complesso è stato nuovamente abbandonato a sé stesso e fatto oggetto di nuovi furti: tra l’altro, la chiesa del Verna conservava le spoglie mortali dei santi Liberato e Fortunata, delle quali è stato fatto scempio nel tentativo di trovare all’interno delle tombe fantomatici tesori.
UPDATE:
Nel Programma Triennale 2012-2014 Lavori Pubblici - Marigliano - delibera 70/2012 sono stati stanziati € 9.851.847,27 per la "Rivitalizzazione del centro storico: recupero e rifunzionalizzazione del palazzo Verna di Marigliano".
10 milioni di euro sono tanti. Speriamo che vengano gestiti con competenza e onestà.
Riferimenti:
- Complesso monumentale Verna: quale destino?
- Quadro del Verna ritrovato in Sicilia
- Torna a casa la tela del Verna
- Marigliano: Ciccarelli, “Per il Verna gara d’appalto con procedura negoziata”
- Foto della cappella del Palazzo Verna
- Foto della tela ritrovata del Palazzo Verna, raffigurante l’Arcangelo Raffaele e Tobiolo
Complimenti Antonio per il sito e l'articolo sul Verna, che prima del terremoto fu anche un asilo. Io sono stato tra gli ultimi a frequentarlo. Ho scoperto cose interessanti che ignoravo. Buon lavoro
RispondiEliminaGiuseppe, anche per me è un luogo pieno di ricordi. Al Verna, come tanti mariglianesi, ho frequentato le scuole elementari, ero in 5^ quando ci fu il terremoto dell'80.
RispondiEliminaNella foto attraverso la rete si vede il refettorio, centinaia di volte ho pranzato seduto ai tavolini vicino a quelle finestre. Nell'altra foto si vede una parte del cortile dove si giocava dopo pranzo. E' doloroso vedere tutto ridotto in queste condizioni.
Il Comune di Marigliano ha già bruciato centinaia di migliaia di euro in questi 30 anni con l'unico risultato di far rubare tutti gli oggetti di valore che c'erano nel palazzo e lasciare che la struttura crollasse un po' alla volta.
Ora nel Programma Triennale 2012-2014 Lavori Pubblici - Marigliano - delibera 70/2012 sono stati stanziati € 9.851.847,27 per la "Rivitalizzazione del centro storico: recupero e rifunzionalizzazione del palazzo Verna di Marigliano".
10 milioni di euro sono tanti. Spero che vengano gestiti con competenza e onestà.