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Città Metropolitana, intervista al Sindaco di Marigliano, Antonio Sodano

La città metropolitana è un ente amministrativo italiano in fase di istituzione ed entrerà in funzione il 1° gennaio del 2014.

Previsto per la prima volta dalla legge 8 giugno 1990, n. 142 (artt. 17-21) sul nuovo ordinamento degli Enti locali, ha trovato nuovo slancio nell'art. 114 della Costituzione della Repubblica Italiana, dopo la riforma dell'ordinamento della Repubblica del2001 con la modifica del titolo V e con l'articolo 23, comma 6 della legge n. 42 del 5 maggio 2009, dove il Governo è delegato ad adottare entro 36 mesi dalla data di entrata in vigore della legge (entro il 21 maggio 2012) un decreto legislativo per l’istituzione delle città metropolitane.

Tuttavia con l'approvazione della revisione della spesa pubblica convertita in legge n° 135 il 7 agosto del 2012, l'istituzione dell'ente ha avuto un ulteriore accelerazione, l'articolo 18 della suddetta legge ne stabilisce gli organi elettivi, le funzioni amministrative, le risorse umane e strumentali.


http://youtu.be/-uWztwifsIQ

Intervista di MetroNapoliTV

Fasi isitutive


L'istituzione della Città metropolitana è stata prevista inizialmente per 14 aree metropolitane italiane; la Regione Sardegna nel 1996 aveva previsto e approvato l'istituzione anche per Sassari, ma dopo l'impugazione del Governo ne ha stralciato l'iter. Reggio Calabria, la quindicesima, è stata aggiunta a quelle precedentemente individuate con la legge delega n. 42 del 5 maggio 2009.

Questo l'elenco:

Individuate dal Parlamento italiano:

  • Bari

  • Bologna

  • Firenze

  • Genova

  • Milano

  • Napoli

  • Torino

  • Reggio Calabria

  • Roma

  • Venezia


Individuate dalle Regioni a statuto speciale:

  • Cagliari

  • Catania

  • Messina

  • Palermo


In Italia non è ancora stata istituita nessuna città metropolitana, poiché nel 2008 lo scioglimento anticipato delle Camere ha rinviato il compito di istituire le città metropolitane al Parlamento della XVI Legislatura repubblicana.

Nel 2007 il Governo Prodi II aveva approvato un disegno di legge-delega (per la redazione della Carta delle autonomie locali), che avrebbe dovuto abrogare il d. lgs. n. 267/2000, recante il Testo unico sull'Ordinamento degli Enti Locali, che a sua volta raccoglieva in un unico testo la fondamentale legge n. 142/1990, la prima che aveva previsto, tra le varie disposizioni, proprio l'istituzione delle città metropolitane.

Secondo il predetto d.d.l., ne potevano far parte le Circoscrizioni del Comune capoluogo, trasformate – ed eventualmente accorpate – in Municipi, nonché i Comuni contermini strettamente integrati al capoluogo. L'iniziativa della costituzione della città metropolitana spettava al comune capoluogo o al 30% dei comuni della provincia o delle province interessate, che rappresentassero il 60% della relativa popolazione, oppure ad una o più province insieme al 30% dei comuni della provincia/e proponenti. Sulla proposta la Regione doveva esprimere un parere e successivamente sarebbero stati chiamati ad esprimersi anche i cittadini con un referendum, che non avrebbe avuto un quorum se il parere della Regione fosse stato favorevole, o del 30% in caso contrario.

La materia nel maggio del 2009 è stata oggetto di delega al governo il quale è tenuto ad emanare i relativi provvedimenti normativi. L’art. 23 della legge 42/2009 (legge delega sul federalismo fiscale), approvata dalle Camere nella primavera 2009, ha introdotto una disciplina transitoria e facoltativa, per una prima fase istitutiva delle città metropolitane situate nelle regioni a statuto ordinario.

Con l'avvento del Governo Monti e l'approvazione della revisione della spesa pubblica ai sensi dell'art. 18, si è stabilito che le province nelle regioni a statuto ordinario, nel cui territorio sono situate le città metropolitane saranno soppresse il 31 dicembre 2013 e sostituite dalle città metropolitane dal 1° gennaio del 2014.

L'attuale situazione sulla perimetrazione delle aree metropolitane


Di seguito viene schematizzata la situazione relativa alla delimitazione delle aree metropolitane previste dall'ordinamento giuridico nazionale






























































































N.Città metropolitana
Delimitazione amministrativaPopolazione (ab.)Superficie (km2)Densità abitativa (km2)
1RomaProvincia di Roma4.233.6535.352791
2MilanoProvincia di Milano3.187.5481.5752.023
3NapoliProvincia di Napoli3.080.2541.1712.630
4Torino
Provincia di Torino2.306.6766.829
(possibile ridimensionamento)
337
5BariProvincia di Bari1.259.3373.821329
6FirenzeProvincia di Firenze1.002.8313.514285
7BolognaProvincia di Bologna1.000.3353.702270
8GenovaProvincia di Genova881.2941.839479
9VeneziaProvincia di Venezia863.1332.461321
10Reggio CalabriaProvincia di Reggio Calabria566.7313.183178

1 Per quanto riguarda i confini della Città Metropolitana di Torino sul territorio dell’attuale Provincia, la legge vigente potrebbe subire delle modifiche, i 315 comuni della provincia sparsi su un’area di ben 6.829 kmq (quasi una volta e mezza la superficie dell’intera Liguria), in realtà non formano un'unica conurbazione, il territorio infatti è caratterizzato da ampie zone di montagna (oltre il 50% della superficie con punte di oltre 4000 metri di altezza), di collina, e con vaste aree boschive anche in pianura, diversi comuni distano circa 100 km dal capoluogo.


2 La trasformazione della Provincia di Reggio Calabria e contestuale istituzione dell'omonima Città Metropolitana è stata tuttavia sospesa, in quanto il Comune capoluogo (il cui sindaco, in sede di istituzione della Città Metropolitana, dovrà anche assumere l'incarico di primo Sindaco Metropolitano in attesa dell'approvazione del nuovo Statuto metropolitano) nell'ottobre 2012 è stato sciolto per infiltrazioni mafiose ex art. 143 d.lgs. 267/2000 ed è stato commissariato. Pertanto, l'istituzione della Città Metropolitana di Reggio Calabria è rimandata a 90 giorni dopo le nuove elezioni comunali del capoluogo.

Di seguito viene schematizzata la situazione relativa alla delimitazione delle aree metropolitane delle regioni a statuto speciale.

































N.Area metropolitana
Delimitazione amministrativaProvvedimento
11Cagliari-Stemma.png CagliariNon delimitataLR 4/1997
12Catania-Stemma.png CataniaIndividua un'area di cui fanno parte 27 comuni
LR 9/1986 e Decreto Presidente Regione 10.08.1995
13Messina-Stemma.png MessinaIndividua un'area di cui fanno parte 51 comuni
LR 9/1986 e Decreto Presidente Regione 10.08.1995
14Palermo-Stemma uff.png PalermoIndividua un'area di cui fanno parte 27 comuni
LR 9/1986 e Decreto Presidente Regione 10.08.1995

Organi dell'ente


Ai sensi dell'art. 18 del Decreto Legge 6 luglio 2012, n. 95, sono organi della città metropolitana: - il consiglio metropolitano - il sindaco metropolitano (il quale può nominare un vicesindaco ed attribuire deleghe a singoli consiglieri). Essi durano in carica per un periodo di cinque anni.

Sindaco metropolitano


In sede di prima applicazione, è di diritto sindaco metropolitano il sindaco del comune capoluogo; successivamente lo Statuto della Città metropolitana potrà stabilire che il sindaco metropolitano: a) sia di diritto il sindaco del comune capoluogo; b) sia eletto secondo le modalità stabilite per l'elezione del presidente della provincia; c) sia eletto a suffragio universale e diretto, secondo il sistema previsto dagli articoli 74 e 75 del citato testo unico di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000.

Consiglio metropolitano


Il consiglio metropolitano è composto da: a) sedici consiglieri nelle città metropolitane con popolazione residente superiore a 3.000.000 di abitanti; b) dodici consiglieri nelle città metropolitane con popolazione residente superiore a 800.000 e inferiore o pari a 3.000.000 di abitanti; c) dieci consiglieri nelle altre città metropolitane. I componenti del consiglio metropolitano sono eletti, tra i sindaci dei comuni ricompresi nel territorio della città metropolitana, da un collegio formato da questi ultimi e dai consiglieri dei medesimi comuni, secondo le modalità stabilite per l'elezione del consiglio provinciale e con garanzia del rispetto del principio di rappresentanza delle minoranze. Entro quindici giorni dalla proclamazione dei consiglieri della città metropolitana, il sindaco metropolitano convoca il consiglio metropolitano per il suo insediamento.

Funzioni ed attribuzioni dell'ente


L'art. 18, comma 7 del d.l. 6 luglio 2012, n. 95 attribuisce alla città metropolitana:

  1. le funzioni fondamentali delle ex province soppresse;

  2. le seguenti funzioni fondamentali:

    1. pianificazione territoriale generale e delle reti infrastrutturali;

    2. strutturazione di sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici, nonché organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito metropolitano;

    3. mobilità e viabilità;

    4. promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale.




Alla città metropolitana spettano:

  1. il patrimonio e le risorse umane e strumentali della provincia soppressa, a cui ciascuna città metropolitana succede a titolo universale in tutti i rapporti attivi e passivi;

  2. le risorse finanziarie di cui agli artt. 23-24 del d.lgs. 6 maggio 2011, n. 68.


Voci correlate



Collegamenti esterni



tratto da wikipedia.org

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