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Polvica di Nola: incendio in fabbrica di razzi da segnalazione

[caption id="attachment_899" align="alignleft" width="450"]Incendio fabbrica razzi di segnalazione a Polvica di Nola Incendio fabbrica razzi di segnalazione a Polvica di Nola[/caption]

POLVICA DI NOLA - 26 aprile, ore 19.00

Un mega incendio sta interessando dalle 15 di oggi pomeriggio il deposito di una fabbrica di fuochi e razzi di segnalazione per nautica a Polvica di Nola. A bruciare sarebbero ingenti quantità di zolfo, poliuretano e magnesio. Il rogo è tuttora in corso e le cause sono sconosciute. I vigili del fuoco non riescono a domare l'incendio con l'acqua e stanno provando a soffocare le fiamme con dei materiali speciali. L’aria a ridosso della zona del deposito risulta altamente irrespirabile. L’incendio ha generato un’enorme nube che portata dal vento si è propagata prima a est verso l’abitato di Polvica di Nola e successivamente verso ovest ricadendo sulle città di Cicciano, Comiziano e Tufino. Si tratta di una vera e propria nube tossica che il vento sta depositando sui terreni circostanti e trasportando nelle case vicine. Invitiamo tutta le persone della zona a chiudere le finestre delle proprie abitazioni e a recarsi subito in ospedale in caso di malore. Chiunque accusi dolori o altro legato all’inalazione dei fumi della nube deve farsi fare un referto di tutto da un medico legale in modo da poterlo allegare ad un’eventuale denuncia. A peggiorare la situazione, la pioggia arrivata nella notte che non farà altro che fissare tutte le sostanze sprigionate dalla nube tossica nei campi coltivati attorno.

AGGIORNAMENTO - POLVICA DI NOLA - 27 aprile, ore 16.00

L'incendio è stato domato solo questa mattina dopo più di 18 ore dall’inizio. Attualmente è sotto controllo da parte dei vigili del fuoco di Nola. Il rogo è stato così violento che durante le operazioni sono rimasti feriti 3 pompieri. La pioggia arrivata durante la notte ha fatto ricadere tutti i residui della nube tossica di zolfo, poliuretano e magnesio tra le campagne di Cicciano, Camposano, Comiziano, Tufino e Nola. Resta adesso da capire cosa ne sarà di tutti i prodotti coltivati nei campi circostanti.

dalla pagina facebook "Rifiutarsi"

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